Vernissage

Sabato
9 settembre 2023
ore 17:00

Periodo

dal 5 settembre 2023 al 20 gennaio 2024
da martedì a sabato
dalle 8:30 alle 24:00

PROLUNGATA FINO AL 3 FEBBRAIO 2024

Apertura straordinarie

25 dicembre 2023 fino alle 16:00

Chiuso

dal 29 ottobre al 6 novembre 2023
dal 26 dicembre 2023 all’8 gennaio 2024
e giorni festivi

Le due verità

Da quando nel XX secolo la produzione alimentare è stata industrializzata, molte conoscenze rispetto all’elaborazione delle derrate alimentari che quotidianamente troviamo sulle nostre tavole sono state dimenticate. Oggi, molte persone non sanno più quali siano i procedimenti e i gesti necessari alla produzione del cibo.

Dalle necessarie tecniche artigianali per produrre formaggio o miele, ai sapienti gesti di sfilettatura del pesce o alla macellazione della carne, oggi è inconsueto poter osservare, conoscere ed acquisire conoscenze su queste attività poiché la maggior parte del nostro fabbisogno alimentare è soddisfatto attraverso il cibo elaborato in aziende altamente specializzate in cui produttività e redditività determinano procedimenti industrializzati. Tutto ciò a scapito di una produzione artigianale, tradizionale e più sostenibile realizzata grazie alla maestria di persone che quotidianamente affrontano il loro lavoro con dedizione e passione, riproducendo gesti tecnici che oggi rivestono un’importanza accresciuta: un patrimonio culturale non privo di fatiche ed incertezze.

Ciò non toglie che queste attività, veri e propri mestieri tradizionali, colgono l’attenzione ed emanano quando osservati, fascino e ammirazione. Questo è stato anche il mio caso quando, alcuni anni or sono, ho iniziato questo progetto fotografico di natura documentaristica. La scoperta di realtà seminascoste. Un’altra realtà, un’altra produzione alimentare. Per questo motivo ho intitolato questo progetto Due verità.

Il casaro, il pescatore, l’apicoltrice e il pastore, osservati e ritratti nei loro gesti sapienti mi hanno profondamente colpita per lo stretto legame nei confronti della natura e dei suoi frutti elaborati con attenzione, abitualità e soprattutto rispetto.

Attraverso quattro persone, quattro ambiti d’attività ognuno con le proprie specificità ed abilità, spero di potervi trasmettere immagini documentaristiche che ci portano non solo a scoprire gesti e fasi di lavorazione artigianali ma pure impegno e passione per queste attività legate alla nostra cultura alimentare oggi oscurata da prodotti onnipresenti.

Due realtà, due verità: non posso non ricordare che la produzione alimentare industrializzata, seppur sia oggi in alcuni contesti di più facile accesso e fruibilità, risulta problematica in termini di sostenibilità.

Quattro attività, quattro personaggi, quattro differenti alimenti, tutti facenti parte della nostra cultura alimentare e dunque presenti sulle nostre tavole.

Mediamente, in Svizzera il consumo di miele è di 1.3 Kg annui pro capite: il consumo più elevato al mondo. Una produzione interna che però non riesce a soddisfare la domanda. Questo determina un’importante importazione di mieli prodotti industrialmente.

Nello stesso ordine di idee, in ambito agricolo la produzione lattiero-casearia primeggia e non solo in termini quantitativi: nell’immaginario collettivo – basti pensare alle pubblicità televisive – questa produzione è associata ad una vita salutare, in simbiosi con la natura e all’aria aperta, tra prati e montagne verdi tipici del nostro paesaggio alpino. Un’altra realtà è quella determinata dalle esigenze di produrre elevatissimi quantitativi di formaggio anche e soprattutto destinato al mercato internazionale. Una domanda che può essere soddisfatta solo tramite l’allevamento di ruminanti ad alto rendimento dove bovini ed ovini sono associabili a macchine produttive in spazi esigui e chiusi, con l’esigenza di somministrare antibiotici. Anche per quanto concerne il consumo di pesce le similitudini con quanto avviene negli altri settori è conosciuta.

Il tema di questa mostra rileva la ricchezza di attività millenarie. Le conoscenze e le competenze associate a questi importanti mestieri, oggi sempre meno presenti nel nostro paese, necessitano di essere tutelate come pure lo devono essere quali produzioni alimentari sostenibili.

Carolina Piasecki

Biografia

Carolina Piasecki

Carolina Piasecki, nata nel 1974 ad Augsburg in Germania, vive dal 1999 in Svizzera. Si è laureata in ingegneria dei sistemi informativi territoriali e dal 2007 lavora come fotografa indipendente, specializzata nei settori architettura, ritrattistica, reportage e documentazioni d’arte.

I suoi principali progetti personali:
“Flussbad Schwäbis”, libro edito nel 2015

Esposizione collettiva “Abfall National”,
presso il Kornhausforum di Berna nel 2020

Esposizione “La Chaux de Fonds – Ville de lumière”
durante la nuit de la photo 2023

Esposizione “Angekommen”,
presso la Münsterbibliothek di Berna nel 2023.

Per ulteriori informazioni: www.blende.ch

Vernissage

Stampa

luganoregion.ch
L'osservatore, 31.08.2023
Liberatv online, 06.09.2023
Ticinoonline, 06.09.2023
La Regione online, 06.09.2023
Illustrazione ticinese, 8-14.09.2023
Rivista di Lugano, 08.09.2023
Il Ceresio, 20.09.2023
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